Non sono sinonimi, per niente. Costruire è com struere, mettere assieme dei mucchi, mucchi di mattoni ad esempio, cataste di parole. Costruire si compie nell’intenzione e nella sua materia, qualunque intenzione, anche la più immediata, sovrappensiero, qualsivoglia materia che possa stare in qualche modo assieme; costruisce lo speculatore con il cemento impoverito, costruisce il bambinello con i mattoncini Lego. Costruisce il politico la sua carriera, chissà mai con cosa e per dove, costruisce il giornale la verità, può farlo anche con la menzogna, costruisce il baco il suo nido di seta, non sa neppure che lo sta facendo. Anche quando ha a che fare con dei semplici mattoni, edificare è molto di più del costruire; mentre com struere è tutto lì, edificare, e l’edificio, e l’edificante,  hanno una remota origine, ehdha e esatu, nel tempio, nel fuoco, nel fondamento. Edificare è costruire con il fuoco, il fuoco sacro, l’ardore, l’edificatore ha un progetto che non attiene soltanto alla materia, ma allo spirito, un intento superiore, edificante, che chiede di innalzare e di fondare. Per questa ragione, nel suo bel discorso di fine anno, il saggio e mite Presidente ha commesso un piccolo peccato di approssimazione; c’è pieno di macerie in giro, mucchi di mattoni, cataste di ferri, ma questo non è il tempo dei costruttori, non è tempo di palazzinari e non è tempo di bachi. Sarebbe il tempo giusto per gli edificatori.