Il pazzo di Hanau che ha ammazzato nove umani compreso sua madre se stesso perché gli stranieri vanno eliminati per poter stare tranquilli a casa propria, era per l’appunto pazzo, un pazzo razzista e anche un po’ nazista. Il pazzo che ha fatto fuori una cinquantina di ragazzi che facevano festa in un locale parigino per andarsene in paradiso, era per l’appunto pazzo, un pazzo islamista e anche un po’ jadhista. Abbiamo passato qualche anno a chiederci quanti pazzi del secondo tipo ci fossero in circolazione, ora magari è venuto il momento di chiederci quanti ce ne siano anche del primo tipo, parecchi sembrerebbe a sentire i servizi tedeschi. Non sono pochi i pazzi in genere, ma in genere la pazzia non è omicida, per diventarlo ha bisogno di un potente percussore e un idoneo vettore. E questi li mettono a disposizione quelli che pazzi non sono, i costruttori di odio, i profeti di sventura, gli imprenditori della paura, i manipolatori della percezione, i caporali della povertà, dell’incertezza, della miseria. Che sono politici, tutti politici, politici nel senso proprio e specifico di addetti o pretendenti al potere sulle comunità, sulle nazioni. Per quanto riguarda la pazzia del primo tipo, i percussori, i vettori, sono incoscienti, o semicoscienti, degli esiti delle loro parole e azioni riguardo alle menti più fragili, e pare loro inverosimile che conducano alla sollevazione dei pazzi, allora sarà meglio che si forniscano di una consulenza psichiatrica e si facciano una cultura al riguardo. Mi chiedo, ma come è possibile? Proprio qui da noi, dopo che trenta generazioni di élite culturali, politiche, economiche, si sono spese con generosità e a tratti con sprezzo della propria vita per l’edificazione di un sistema di equità, giustizia, sicurezza e benessere, questa nostra famosa democrazia? Forse che anche la democrazia è impazzita? I segni in effetti ci sono. Per dire, cosa resta di sano di mente alla democrazia più grande e potente del mondo, quando il prossimo presidente si eleggerà tra due ultra miliardari, l’attuale presidente palesemente affetto da fragilità psichica autopercussiva, compulsivo diffusore di fake news, il pretendente che spende un miliardo di dollari per rinfacciarglielo, amici fino a ieri, ieri quando quello che si presenta per i repubblicani era democratico e quello che si presenta per i democratici era repubblicano? Cosa c’è ancora di sano nel corpo e nella mente della democrazia, ovunque si è ben radicata, quando negli ultimi vent’anni tutto ciò che ha saputo fare di tangibile è fare più ricchi i ricchi e più poveri i poveri? Non vi sembra pura pazzia?