“L’Italia è uno stato laico”. Il presidente del consiglio Draghi rivolto alla nota ricevuta dal segretario di stato pontificio ha detto parole di verità fin troppo banali se non fosse che si sentono così poco, e non proprio a voce alta e pacata, dagli uomini che la governano; non vorrei ricordare male, ma l’ultimo che l’ha detto a quel modo è stato il primo ministro De Gasperi al tempo che papa era Pio XII e le note della segreteria di stato erano un filino più pressanti. Bene. Ora mi occorre qui l’occasione di invitare il nostro intrepido primo ministro a un ulteriore e decisivo sforzo, spronare a tal senso il ministero della cultura e le istituzioni preposte, Enciclopedia Treccani, Accademia della Crusca, facoltà universitarie, Società Dante Alighieri, onde definire la natura del nostro stato altro da laico. Sarebbe una rivoluzione di portata epocale, sarebbe un nuovo inizio, una nuova repubblica. E mi spiego. Ad esempio, io che non appartengo a nessuna confessione religiosa e politica sono classificato come laico, mi si convoca per avere l’opinione di un laico, mi si chiede uno scritto che rappresenti una voce laica, e io mi rifiuto, io non sono un laico; perché le parole dicono e la parola laico dice una cosa diversa da ciò che si intende e diversa da quello che sono. La parola laico nasce nel latino medievale, nel latino dei preti si diceva a scuola, e infatti è in uso ecclesiastico per indicare il frate converso, che non ha ancora preso i voti, è preso dal greco laikos che indica il popolino, il volgo, infatti nel convento il laico svolge i lavori servili a cui si negano i chierici, anche questa parola presa dal greco, klerikos, e che indica i prescelti, i predestinati. Dunque non c’è nessuna relazione tra laico e non credente o non confessionale, ma c’è, e potente, tra laico e servile, destinato a sottostare al predestinato. Capite bene che a me non va di passare da servo di nessuno, e non dovrebbe andar bene nemmeno per lo stato. E il fatto che i soggetti e i ruoli per loro stessa natura liberi, usino per definirsi tali una parola che significa l’opposto, la dice lunga sull’incerta materia della loro libertà. Per questo, per dignità, una parola che il presidente del consiglio conosce bene, dovremmo, e con urgenza, trovare una nuova parola per dirci cosa siamo, io e lo stato intero. Intanto dare un’occhiata ai dizionari per vedere come nelle altre lingue il significato della parola laico.