Maurizio Maggiani: Pellegrinaggio fino al seggio
Ho appena compiuto una piccola impresa. Me ne sono venuto qui a Spezia, sono arrivato un paio d'ore fa, e sono partito da Genova solo quattro giorni fa. A piedi.
Ho appena compiuto una piccola impresa. Me ne sono venuto qui a Spezia, sono arrivato un paio d'ore fa, e sono partito da Genova solo quattro giorni fa. A piedi.
Ho appena compiuto una piccola impresa. Ma ne sono venuto qui a Spezia, sono arrivato un paio d'ore fa, e sono partito da Genova solo quattro giorni fa. A piedi. Non ho battuto nessun record, non ho aperto nessuna nuova via...
In una settimana, non ho visto molti cortei, non quotidiani, non affollati come altrove nel mondo. Ma ogni giorno, in ogni ora del giorno, potevo scegliere tra una quantità impressionante di dibattiti, conferenze, seminari.
Questa mattina una giovane donna si è alzata prima che facesse giorno, si è data coraggio ed è uscita per fare quello che doveva, quello che le spettava, quello per cui aveva già pianto tutto quello che poteva piangere.
Ho avuto il primo vero scontro con i miei genitori all'età di dieci anni: si trattava di decidere del mio futuro. Avevo appena superato, assai brillantemente, gli esami di quinta elementare.
Chiusi in casa, chini sulla scrivania, a catturare sensazioni, emozioni, visioni. Così i lettori immaginano gli scrittori. Chi scrive, di solito, è introverso, non ama apparire in pubblico più di tanto, Italo Calvino balbettava quando doveva parlare di sé. Ma non per tutti è così: Maurizio Maggiani è un animale da palcoscenico, ha un talento naturale e un rapporto privilegiato con l'oralità. Tanti genovesi, ben cinquecento a sera, sono accorsi al Duse, per sei lunedì di seguito, a sentirlo parlare. Un successo strepitoso per uno scrittore, se si pensa che cento persone erano costrette a tornarsene a casa. E lui lì, seduto, con le bretelle sopra la camicia bianca, i pantaloni scuri, che parlava dell'anarchia, della storia del nostro paese, della sua famiglia di origine contadina. Il tutto al costo di tre euro.
Oggi si è compiuto il destino dell'Iraq. Così sento dire in questo momento alla tv, la tv che avevo giurato di non accendere mai, mai più finché tutto non fosse finito.
So cos'è l'ospedale dei bambini. Sono uno tra le molte migliaia di provinciali che le prime cose che ha saputo di Genova le ha viste da un finestrino del "15".
À la guerre comme à la guerre.
Gentile Avvocato dello Stato dottor Giammario Rocchitta, leggo che lei sta valutando la possibilità di impugnare la decisione della Corte d'Appello di Genova di risarcire il signor Daniele Barillà, incarcerato ingiustamente per sette anni.