L’Occidente

Va bene, però io adesso dell’Occidente non ne posso proprio più. E nello specifico non ne posso più di essere trattato come un deficiente in nome dell’Occidente, per conto dei suoi valori; ah, i valori, i valori. Va bene, ricordatemi un po’ cos’è l’Occidente, quello che mi sta giusto chiamando alle armi, non quello delle antologie della letteratura. È forse l’Occidente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che spalanca la patta, mostra i suoi missiloni e sghignazza al mondo, preparatevi, sono belli nuovi e intelligenti? È lui, è quell’uomo che i suoi ex collaboratori più intimi, pare che non abbia che ex collaboratori, giurano essere un bugiardo patologico, è lui?  O sono forse le facce di tolla che da vent’anni fanno il giro delle televisioni del mondo agitando una fiaschetta piena fino all’orlo di armi chimiche astutamente nascoste sotto il letto dai cattivi? Sono forse i membri del consiglio di sicurezza dell’ONU che hanno posto il veto alle ispezioni dell’agenzia preposta a scovarle perché tanto le hanno già trovate loro, i membri; e poi, quando infine la commissione si fa, provvedono la notte prima dell’insediamento a bombardare il sito per mettersi avanti? È la signora May l’Occidente, lei che mentre sgancia i missiloni contro l’orrida bestia siriana sventola lo sceicco saudita proclamandolo il miglior amico dell’Occidente? È forse il signor Macron, che in Africa, sulle orme della gloriosa tradizione patria, sostiene, nutre e arma una feccia di massacratori di popoli in nome dei propri esclusivi interessi di soldo e potere? È forse la NATO? Oh, certo, la NATO che ha giusto appena plaudito alla nuova, deliziosa, promettente esperienza missilistica in terra siriana; la NATO che per spirito e statuto avrebbe dovuto spegnersi un secondo dopo lo spegnimento dell’Unione Sovietica e magari, che ne so, convertirsi al volontariato pacifista, e invece coglie l’occasione di una nazione in sfacelo e porta avanti le sue frontiere anticomuniste di duemila chilometri e piazza i suoi belli, nuovi e intelligenti missiloni sotto il naso della Federazione Russa, perché amico caro, quelli sono il nemico numero uno dell’Occidente anche senza essere comunisti, sono degli animali che vogliono accopparci tutti perché odiano la democrazia. Invece noi lo sappiamo cos’è la democrazia, infatti il membro più prezioso della NATO è la Turchia. Infatti la perla d’Occidente, la nostra Europa, mantiene a miliardate la democrazia illiberale di Obban, e vedo qua che Word me lo segna come errore, si vede che anche per l’algida Microsoft a tutto c’è un  limite. Già, e poi dicono che uno si butta a Oriente.

Il Secolo XIX, 15 aprile 2018